Introduzione📒
La psicologia dei soldi è uno dei più importanti best seller di finanza personale. Ti sorprenderà che in un libro del genere non troverai nessun consiglio finanziario pratico.
M. Housel non ti consiglia in quale asset class investire i tuoi soldi ma più che altro ti mostrerà come il nostro comportamento e le nostre credenze possano influenzare gli investimenti e il nostro rapporto con il denaro.
Le persone non sono macchine orientate al ROI (ritorno sull’investimento) ma un insieme di emozioni e sentimenti che lo portano ad agire in modo imprevedibile.
Il libro è scomposto in 18 capitoli, ognuno è una mini-lezione spesso raccontata tramite storie e fatti accaduti. Ci sono dei temi che troverai ripetuti nel corso dei capitoli e sono: avere obiettivi a lungo termine, il potere dell’interesse composto e il ruolo di rischio e fortuna.
In questo post non ho voluto presentare un po’ di tutti i 18 capitoli ma ho preferito estrapolare e farti riflettere sulle 5 lezioni più importanti che possiamo trarre da “La psicologia dei soldi”!
Quindi iniziamo subito..
Lezioni dal libro ✍️
1. Nessuno è pazzo
Questo capitolo che è il primo mi ha subito fatto capire che avrei apprezzato il libro!
L’autore ci fa riflettere sul fatto che persone di diverse generazioni, cresciute da diversi genitori che guadagnavano diversi stipendi e avevano diversi valori, in diverse parti del mondo, nati in diversi periodi economici, vivendo diversi mercati del lavoro con diversi incentivi hanno imparato diverse lezioni ed hanno diversi punti di vista.
Questo è qualcosa a cui, con un po’ di buon senso, potremmo arrivarci tutti noi, il problema è che ce lo dimentichiamo spesso!
Ciò che vivi ti segna e resta di più di ciò che impari da esperienze altrui, ciò che sembra stupido e insensato per te potrebbe essere giusto per me. Tu vivi diverse esperienze e hai diversi valori e obiettivi di quelli che ho io, questo non significa che uno dei due abbia ragione o che sia più intelligente ma è che veniamo da diverse esperienze.
M. Housel quindi invita il lettore a investire non seguendo i trend e ciò che fanno gli altri ma investire secondo i propri obiettivi. Il motivo per cui ho particolarmente apprezzato questo capitolo è perché si applica anche al di fuori dell’ambito finanziario, in tutte le nostre relazioni interpersonali dovremmo fermarci un attimo e ricordarci di questa lezione.
2. Mai abbastanza
Qui ritroviamo il concetto di “abbastanza” come nel libro “La borsa o la vita” con esempi di persone esageratamente ricche che volevano di più e si sono rovinate.
Non c’è nessuna ragione per rischiare ciò che hai e di cui hai bisogno per ciò che non hai e di cui non hai bisogno. -W. Buffet
Come ne “La borsa o la vita” l’autore ci ricorda che avere abbastanza non significa avere poco. Avere abbastanza significa non avere poco e quindi preoccuparsi per il futuro ma non avere troppo e quindi maggiori preoccupazioni.
Una delle più grandi skill finanziarie è quella di non cambiare i propri obiettivi spesso, crea un piano, fissa i tuoi obiettivi e rispettalo! Per fare ciò evita di paragonarti agli altri!
3. Il potere dell’interesse composto
Su questo blog abbiamo già parlato dell’interesse composto e se non hai ancora letto il post ti consiglio di farlo qui.
Da investitore non hai bisogno di rendimenti stratosferici ma di rendimenti buoni mantenuti per un lungo periodo di tempo.
L’esempio più lampante è quello di W. Buffet che ha avuto un rendimento medio annuo del 22% mentre J. Simmons ha avuto un ritorno medio annuo del 66%. Quest’ultimo non ha la fama di W. Buffet perché ha cominciato ad avere questi rendimenti dopo i 50 anni mentre Buffet ha cominciato a investire all’età di 10 anni.
W. Buffet (al momento di scrittura) ha un patrimonio di oltre 95 miliardi, il 50% di esso accumulato dopo i 50 anni. Il tempo è esageratamente importante per far fruttare l’interesse composto eppure viene sempre sottovalutato.
4. Differenza tra diventare ricchi e restare ricchi
Fare soldi e mantenere quelli che si ha sono due diverse skills.
Per fare soldi bisogna prendere rischi ed essere ottimisti, ma per mantenere il proprio capitale bisogna essere umili e avere paura che tutto ciò che abbiamo creato possa andare perso facilmente.
Le persone che hanno avuto un grande successo negli investimenti sono quelle che sono state capaci di investire e di restare nel mercato per tanto tempo senza sbagliare troppo.
La pazienza e un buon ritorno medio su un lungo periodo ripaga e crea una ricchezza che dura per generazioni.
In un intervista M. Housel dice che la sua filosofia nel money management è “Investi come un ottimista, risparmia come un pessimista”.
5. Lascia un margine di errore
Tieni sempre presente che il tuo piano finanziario potrebbe non andare come pianificato.
La saggezza dell’avere un margine di sicurezza è riconoscere che l’incerto e l’imprevedibilità fanno parte della nostra vita. Con esso potremo superare gli imprevisti ed essere capaci di restare nel mercato.
L’autore dice che il suo margine di errore è prevedere che i suoi rendimenti futuri siano 1/3 inferiori alla media storica, quindi si impegna a risparmiare più del dovuto.
La psicologia dei soldi è un libro scritto davvero bene e molto piacevole da leggere. Esso dà modo al lettore di avere un idea più chiara e capire come agire nel mondo finanziario.
Ti lascio con una frase del libro da non dimenticare mai:
“Gestisci i tuoi soldi per guadagnare il controllo del tuo tempo”